Modifica software controllo Entratel – Segnalazione errori su Codice paese
In data 02/09/19 l’AdE ha rilasciato la versione 2.0.0 del software di controllo “DTE17” utilizzato per la comunicazione transfrontalieri.
La nuova versione presenta nuovi controlli per cui in presenza di:
- Controparti Grecia: non accetta più, con riferimento sia alle fatture emesse che alle fatture ricevute, la sigla paese “EL” per la Grecia (viene richiesta la sigla “GR”).
- Controparti Livigno e Campione d’Italia: non accetta più, con riferimento alle fatture emesse, la sigla paese “OO” (viene richiesta la compilazione del tag CodiceFiscale).
- Controparti altri paesi per le quali veniva indicato il codice paese “OO”: non accetta più, con riferimento alle fatture emesse, la sigla paese “OO” (viene richiesta l’indicazione di un codice paese conforme allo standard ISO 3133-1 alpha-2 code).
In tutti i casi l’errore segnalato è il seguente:
(***)
Dati Fatture Ricevute – Cedente Prestatore n. X – Codice fiscale percipiente:
XXXXXXXXXXX
Paese – Inserire il codice secondo lo standard ISO 3133-1 alpha-2 code (es. IT,
FR, etc.)
Le sigle paese “EL” ed “OO” erano ammesse con la precedente versione dei controlli.
La modifica sopra commentata ha creato una situazione di criticità per i motivi di seguito esposti.
Controparte Grecia
Sia il VIES che l’Intrastat richiedono per la Grecia la sigla “EL”.
Per contro, la versione 2.0.0 del controllo della comunicazione transfrontalieri non accetta la sigla “EL” ma richiede la sigla “GR”, in applicazione dello standard ISO 3133-1 alpha-2 code, secondo il quale la sigla della Grecia è “GR” e non “EL”
Al riguardo si attende che l’AdE chiarisca se intende mantenere il controllo, dal momento che lo stesso crea una situazione disomogenea nel trattamento dei diversi adempimenti.
Sino ad allora, la sigla identificativa della Grecia da utilizzare nella comunicazione transfrontalieri deve essere “GR”, mentre nei modelli Intra deve essere “EL”.
Controparte Livigno e Campione d’Italia
Verso la fine del mese di luglio, senza alcuna anticipazione, l’AdE ha modificato i controlli interni delle comunicazioni transfrontalieri, con l’effetto che venivano scartate le comunicazioni relative alle fatture emesse ed alle fatture ricevute che contenevano controparti con Identificativo IVA compilato utilizzando la sigla paese “OO”.
Di fronte alle segnalazioni ricevute tramite Assosoftware, in data 01/08/19 l’Agenzia aveva provveduto a rimuovere il controllo, accettando nuovamente in tal modo le precedenti modalità di compilazione dell’anagrafica controparti.
Successivamente, verso la fine del mese di agosto, sempre senza alcuna anticipazione, l’AdE ha nuovamente modificato i controlli interni, con l’effetto che vengono scartate le comunicazioni transfrontaliere relative alle fatture emesse che contengono controparti con Identificativo IVA compilato utilizzando la sigla paese “OO”.
Nei casi di scarto l’errore evidenziato è:
00305: La partita iva del cessionario/committente non è valida : OO
La versione 2.0.0 del controllo Entratel della Comunicazione Transfrontalieri, rilasciato il 02/09/19, segnala come errore l’utilizzo della sigla paese “OO”, allineandosì così all’impostazione già adottata dai controlli interni dell’Agenzia.
Al riguardo ricordiamo che, con riferimento alla comunicazione transfrontalieri, sul sito AdE sono presenti due FAQ:
- DOMANDA
Dati fattura emesse da operatori residenti in comuni della Repubblica italiana che, ai sensi dell’art. 7, comma 1 del DPR 633/72, non sono considerati territorio dello Stato (Livigno, Campione d’Italia); in fase di generazione del file viene richiesto di indicare obbligatoriamente la partita IVA. Come possiamo ovviare al problema non avendo la P.IVA ma solo il codice fiscale?
RISPOSTA
Nella generazione del file il sistema prevede l’inserimento obbligatorio degli identificativi del soggetto ai fini IVA con i seguenti elementi:
“Codice identificativo della nazione” e “Codice identificativo fiscale”, il primo identifica lo Stato di residenza del soggetto, il secondo il numero di partita IVA.
Nel caso di operatori economici residenti in tali comuni si suggerisce, per evitare lo scarto del file, di valorizzare il campo “Codice identificativo della nazione” con il codice “OO” ed il “Codice identificativo fiscale” con il “codice fiscale del soggetto”.
- DOMANDA
FATTURE RICEVUTE DA ISOLE CANARIE – Nella predisposizione del file dati fatture ricevuteoccorre indicare obbligatoriamente all’interno della sezione <CedentePrestatoreDTR>, l’elementoinformativo <IdFiscaleIVA> \ <IdPaese>; quando la fattura è ricevuta da territori di Stati membri dell’UE che, ai fini IVA, non appartengono all’UE (operazioni di immissione in consumo relative a beni provenienti ad esempio dalle isole Canarie), inserendo l’idPaese dello Stato il controllo del file non viene superato se non indicando l’operazione come acquisto intracomunitario (<TipoDocumento> TD10 / TD11). Come superare il problema?
RISPOSTA
L’operazione è assimilata ad un’importazione extra UE, pertanto può essere rappresentata valorizzando l’elemento informativo <IdFiscaleIVA>\<IdPaese> con la stringa “OO” e l’elemento <IdFiscaleIVA>\<IdCodice> con una sequenza di undici “9”, come indicato al punto 4 della Risoluzione 87/E del 5 luglio 2017.
Di fronte alle segnalazioni ricevute tramite Assosoftware, in data 09/09/19 l’Agenzia ha fornito la seguente risposta informale:
“Negli anni dello spesometro l’indicazione del ID Paese OO per Livigno e Campione era riferita al DTR e non al DTE poiché in caso di DTE il soggetto IVA italiano può inserire nel campo <CodiceFiscale> cessionario/committente il CF del cliente di Livigno o Campione”.
In pratica viene detto che la controparte Livigno:
- Sulle DTR (fatture ricevute) deve essere considerata un operatore IVA, per cui si deve compilare l’elemento IdentificativoIVA utilizzando la sigla Paese “OO”.
- Sulle DTE (fatture emesse) deve essere considerata soggetto privato, per cui deve compilare l’elemento CodiceFiscale.
Tuttavia la risposta sopra riportata, facendo riferimento agli “anni dello spesometro”, non aiuta a capire per quale motivo una situazione considerata corretta per anni, sia stata modificata solo di recente introducendo ad agosto 2019 il controllo di scarto delle DTE che contengono controparti con Identificativo IVA compilato utilizzando la siglapaese “OO”.
In relazione a quanto sopra, tramite Assosoftware è stato fatto presente all’AdE che l’ultima impostazione adottata dai controlli crea un problema operativo dal momento che richiede che uno stesso soggetto (l’operatore Livigno) sia impostato con informazioni diverse a seconda che sia un cliente o un fornitore.
Pertanto, visto che ci sono già anagrafiche impostate in questo modo, è stata chiesta la possibilità di ripristinare la precedente modalità di controllo e quindi di accettare anche la compilazione dei DTE con la sigla paese “OO”.
Al momento l’AdE non ha ancora fornito alcuna risposta.
Altra controparte per la quale veniva indicato il codice paese “OO”
Valgono al riguardo le considerazioni già svolte con riferimento al precedente argomento (Controparte Livigno e Campione d’Italia), salvo la conclusione che ovviamente si può applicare solamente a controparti in possesso di un codice fiscale attribuito dall’anagrafe italiana.
Se questo non è, occorre impostare nel codice paese una sigla idonea, ma in ogni caso non “OO” che, come già detto, non viene più accettato.
Anche su questo punto si attendono chiarimenti da parte dell’Agenzia.